L’Area dell’Alto Bradano è composta da 8 Comuni, tutti classificati come periferici ed ultra periferici, con una popolazione di circa 25.000 abitanti. L’Alto Bradano pone al centro della propria strategia il tema dell’innovazione del proprio sistema economico, attraverso la sperimentazione di percorsi di rinnovamento dei processi di sviluppo e di nuove forme produttive, attraverso l’alta qualificazione dei profili di competenze e la connessione tra mondo delle imprese e mondo della ricerca avanzata.
In parallelo, altro asse portante della strategia è operare per rendere il territorio attrattivo per la qualità della vita e gli alti livelli di benessere fisico e sociale, per la qualità delle produzioni e varietà dei prodotti enogastronomici, per la sua offerta culturale e di servizi integrati di ospitalità e di supporto al turismo, per la cura posta alla valorizzazione dell’ambiente naturale e urbano, del paesaggio rurale e del patrimonio storico, culturale e naturalistico. Elemento di sostenibilità del disegno strategico è rappresentato dall’Unione dei Comuni che dal 2011 interessa tutti i comuni dell’Area.
Come detto, la strategia di area mira a valorizzare le risorse del territorio, soprattutto in campo agricolo e turistico. In questa cornice, si inserisce l’intervento a valere sul Programma di Sviluppo Rurale diretto alla creazione di un Bio Distretto, che viene sperimentato per la prima volta dalla Regione Basilicata proprio in questo territorio. Altri punti qualificanti della Strategia sono rappresentati dalla definizione di interventi nel settore Istruzione pensati ed attuati in un’ottica di sistema dalla costituita Rete degli Istituti Scolastici. Tra questi, particolare rilevanza assume l’istituzione di un Polo tecnico professionale di area sulle filiere agrarie, agroindustriali e agroalimentari. Sul fronte Salute, nell’Area sarà avviata la sperimentazione (unica sul territorio regionale) di un servizio di Telemedicina e l’introduzione della
figura dell’Infermiere di Comunità. Si segnala anche un intervento a valere sul FESR di sostegno alle piccole e medie imprese per rispondere all’emergenza determinata dall’epidemia Covid 19. La strategia di area prevede interventi per un ammontare complessivo di circa 32 milioni di euro a valere su risorse statali (legge di bilancio) e regionali (FESR, FEASR, FSE e FSC).