Negli ultimi venti anni l’area interna delle Valli Grana e Maira, nel Sud-ovest della provincia di Cuneo, in Piemonte, ha conosciuto uno sviluppo turistico importante: i dati riportati all'interno della "Strategia d'area" evidenziano un incremento degli arrivi e delle presenze di turisti stranieri, appassionati di trekking e affascinati dalla cultura occitana. La crescita del settore ha permesso la nascita di nuove strutture, come B&B, camping, agriturismi, locande occitane, ha garantito la tenuta di alcuni settori economici (come l'edilizia, con la ristrutturazione di baite ed edifici di pregio), ma fino ad oggi non si è tradotta in un flusso di nuovi residenti capace di stabilizzare la popolazione dell’area, in particolare per quei Comuni molto piccoli (ben 6 hanno meno di 100 abitanti) che si trovano oltre i 700 metri sul livello del mare. In totale, nei 18 Comuni delle due vallate vivono meno di 14mila persone, con una densità abitativa inferiore alla metà della media nazionale per quanto riguarda le aree interne (19,2 abitanti/kmq, contro 45,2).
Per questa ragione, la Strategia d'area approvata si è focalizzata soprattutto sulla offerta di servizi alla popolazione e alle imprese, per attrarre abitanti e per favorire l’insediamento di attività artigianali. Alcuni servizi, se raggiunti i risultati attesi, diventeranno parte delle politiche ordinarie, altri continueranno ad essere finanziati nel tempo grazie all’investimento pubblico sull’utilizzo delle risorse primarie del territorio. Interventi che riguardano la produzione di energia grazie a centraline micro-idroelettriche e la gestione e l'utilizzo del bosco. Se adeguatamente incentivate, grazie agli interventi sulla logistica e sull'ICT (diffusione della banda larga), possibili risposte innovative potrebbero arrivare anche dal settore agricolo. È vero che la fotografia "scattata" nella Strategia d'area parla di una riduzione del 70% circa delle aziende registrate in Val Maira e Val Grana, ma secondo l’Anagrafe Agricola Unica della Regione Piemonte (2015) il 12% delle imprese è gestito da giovani under 40, un dato comunque in linea con la media delle aree interne piemontesi, ed è rilevante l’incidenza di aziende biologiche, che sono il 7,6%, contro una media del 3% per le aree interne.
In ambito scolastico la strategia prevede una importante riorganizzazione del sistema scuola, con la chiusura di alcuni plessi e la costruzione di una scuola di valle nel comune di Prazzo, in Val Maira. Il progetto ha l’ambizione di attrarre studenti da fondo valle, grazie alla qualità della didattica e dei servizi connessi. Ciò è possibile, sulla scorta di quanto è già avvenuto a Monterosso Grana: grazie a strutture moderne e all’introduzione di una didattica supportata dalle tecnologie digitali, il nuovo plesso sta attraendo studenti anche dalla bassa valle Grana, e conta circa 70 iscritti.
In ambito socio-sanitario, la strategia da continuità e struttura nel tempo alla figura dell’infermiere di comunità, già presente nell’area grazie ad un progetto europeo. Per quanto riguarda la mobilità, è prevista la sperimentazione di un innovativo sistema di trasporto a chiamata – no profit ride sharing – che consentirà alle vallate laterali di essere connesse al fondovalle, dove arriva il servizio di trasporto pubblico locale.
Il valore complessivo degli interventi finanziati nell'ambito della Strategia d'area approvata è pari a 10,69 milioni di euro.