Area interna “Valfino-Vestina”, in Abruzzo: un palcoscenico di esperienze all'ombra del Gran Sasso
L'Area Valfino-Vestina è costituita da 19 comuni, dislocati tra le province di Teramo e Pescara, e vi risiedono
25.489 persone. Il trenta per cento della popolazione ha più di 65 anni. Si tratta di un’area collinare pedemontana, che si estende dalle colline teramane e pescaresi fino a raggiungere il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Alcuni tra i Comuni sono ricompresi nell’Area nel cratere sismico dell'aquilano (2009) e del Centro Italia (2016).
La Strategia affronta i principali problemi dell'area: in ambito sanitario, l’intervallo allarme-target dei mezzi di soccorso, è pari a 52 minuti, a fronte di una media regionale aree interne di 28 minuti e nazionale di 21 minuti; il 33% della popolazione vive in case sparse: le caratteristiche geo-morfologiche dell'area rendono i sistemi di trasporto pubblico convenzionali poco efficienti e costosi per il livello di mobilità dell'area, con scarsa flessibilità e insufficienti livelli di innovazione. L‘Area, inoltre, dispone di un unico istituto di scuola secondaria di secondo grado, il Liceo Artistico F.A. Grue, sito nel comune di Castelli: un'eccellenza riconosciuta in tutta Italia, ma con appena 47 allievi. Tra le ricchezze da valorizzare, ci sono le produzioni agroalimentari: il Pecorino di Farindola, conosciuto sin
dall'epoca romana e che oggi ha un suo consorzio di tutela; la Patata Turchesa, il vino Montonico e il Grano Solina dell'Appennino Abruzzese, testimoni del patrimonio di biodiversità agroalimentare e tutelati da tre Presidi Slow Food; l'arrosticino, spiedino a base di carne di pecora; il vino Montepulciano d'Abruzzo DOCG e l'olio extravergine d'oliva con le DOP Aprutino-Pescarese e Pretuziano delle Colline Teramane. Per quanto riguarda i servizi tra le azioni più significative previste in Strategia ci sono la realizzazione di un Fab-Lab presso l’Istituto d’Arte “F.A. Grue” di Castelli, che avrà anche il ruolo di incubatore per nuove attività imprenditoriali legate alle specificità produttive del territorio e che potrà fungere da modello replicabile in altri contesti scolastici. Per quanto riguarda la salute, verranno rafforzati tre distretti sanitari ed è prevista la nuova realizzazione di due ambulatori. In particolare, gli interventi puntano ad un miglioramento della gestione delle problematiche legate alla non-autosufficienza. Per quanto riguarda la mobilità, è prevista l'attivazione di un servizio di trasporto a chiamata e l'introduzione di una figura di Mobility Manager. Tra mobilità e turismo sta, invece, l’intervento che prevede la realizzazione di una ciclo-ippovia, per mettere a sistema gli attrattori turistico-religiosi del comprensorio (che sono 7), il paesaggio, i beni culturali e le risorse ambientali presenti nell’area. Si investirà anche per migliorare la filiera corta ovina, tramite il sostegno ai processi di aggregazione e riconversione dei produttori agricoli e zootecnici, attraverso azioni mirate alla creazione di forme di associazionismo produttivo e alla promozione di un’offerta integrata di beni e servizi a supporto delle filiere locali. Da non dimenticare l’avvio del percorso di riorganizzazione territoriale che punta su due funzioni fondamentali, la protezione civile e il catasto. In particolare, la funzione di pianificazione della protezione
civile e di coordinamento dei primi soccorsi è stata individuata dai sindaci, quale ambito prioritario sul quale sperimentare una gestione coordinata su tutta l’area, con l’obiettivo di assicurare un adeguato livello di presidio del territorio e di risposta alle emergenze. La sicurezza della popolazione è, infatti, presupposto necessario al superamento degli ostacoli che limitano la vivibilità e lo sviluppo economico e sociale dell’area. La dotazione complessiva di spesa per l'area interna Valfino-Vestina è pari a 7,49 milioni di euro.