L’area interna dell'Orvietano è composta da 20 Comuni, che fanno da cerniera tra l'Umbria Sud-occidentale, la Toscana e il Lazio: occupano un'area di 1.187 chilometri quadrati, con una densità medio-bassa della popolazione, che dal 1961 si è progressivamente ridotta di circa 12.000 unità, arrivando nel 2014 a 61.601 abitanti. A caratterizzare il paesaggio locale è la sostanziale persistenza di una cultura agricola storica e il mantenimento del sistema policentrico dei borghi storici.
Attraverso la Strategia si intende contrastare il progressivo declino dell’area interna, avviando una inversione di tendenza rispetto ai fenomeni di abbandono e spopolamento che da molti anni stanno mettendo in crisi la struttura sociale e economica del territorio. La sfida per avviare il cambiamento si muove in una logica di rete, si basa sull’integrazione tra funzioni e servizi, sulla creazione di presupposti per una nuova imprenditorialità, attrattività e inclusività, basata su valori comuni. Un percorso di innovazione che si fonda sui valori identitari del territorio, come espressione di un modello di vita sostenibile basato sulla supremazia della città vivibile, della città e della campagna che convivono da secoli invece di sopraffarsi.
La Strategia si concentra su tre filiere di azioni:
- La prima riguarda l’integrazione tra i beni culturali e quelli ambientali presenti, per una gestione sinergica dell’offerta territoriale che diventi sempre più attrattiva e in grado di produrre interesse e occupazione nei settori imprenditoriali collegati. L’Orvietano, infatti, con ben 28 luoghi della cultura statali e non statali è il comprensorio umbro in grado di far registrare il maggior numero di arrivi di turisti, in particolare stranieri.
- Il retaggio della civiltà etrusca e di quella romana rappresenta un punto di forza per questo territorio e ha lasciato in eredità bellissimi centri storici e borghi: la Strategia interviene sulla rigenerazione multifunzionale di questi spazi, per una rivitalizzazione complessiva connessa al miglioramento dei servizi e per attrarre nuovi residenti stabili e temporanei e produrre un aumento dell’indotto economico.
- Una terza area d'intervento riguarda la gestione sostenibile delle risorse naturali e dell’agricoltura: le "comunità rurali" sono una ricchezza dell'area interna, e oltre a produrre eccellenza agroalimentare contribuiscono a ridurre i rischi idrogeologici legati all’abbandono. L’agricoltura, assieme alla tutela attiva e al recupero dei paesaggi rurali, si configura come uno degli elementi fondanti di una strategia di sviluppo che collega ambiente, economia e turismo.
Tre elementi capaci di generare opportunità
imprenditoriali e occupazionali garantendo, al tempo, incrementi di resilienza dei territori e delle popolazioni.
Sul fronte dei servizi alla persona, la Strategia potenzia l'assistenza domiciliare (e nello specifico la tecno assistenza a pazienti scompensati cardiaci), realizza strutture idonee ad ospitare servizi socio-sanitari per fasce deboli della popolazione, migliora le condizioni di accesso a servizi socio-assistenziali e socio educativi e rafforza i legami tra i giovani ed il territorio grazie a due nuovi indirizzi di formazione superiore ancorati al tessuto produttivo locale: dall'Istituto agrario usciranno tecnici viti-vinicoli; dal Liceo musicale, invece, diplomati esperti di saperi, linguaggi, pratiche della musica, ricollegandosi alla tradizione artigianale di produzione di strumenti musicali.
Nel comprensorio Amerino, invece, verrà costruito un nuovo asilo in un Comune facilmente accessibile da tutti quelli limitrofi per accogliere un centinaio di bambini tra gli 0 e i 3 anni, rispondere ad una domanda non soddisfatta e andare incontro ad una necessità di servizi socio-educativi di sostegno alle giovani famiglie.
Sul fronte della mobilità la Strategia incentiva i sistemi di mobilità alternativa e l’introduzione di combustibili per auto trazione a basso o a impatto nullo, va a razionalizzare il trasporto pubblico locale per migliorare la fruizione dei servizi educativi e scolastici sul territorio e più in generale ad incrementare una nuova cultura della mobilità a partire dai residenti, assegnando centralità agli spostamenti pedonali e ciclabili, individuati come forme di mobilità lenta (slow-mobility) e per proporre ai turisti una fruizione dei percorsi e degli attrattori culturali che sia a basso impatto ambientale. Il valore complessivo degli investimenti finanziati nell'ambito della Strategia d'area è pari a 11,86 milioni di euro.