Il territorio dell’Area Interna “Casentino-Valtiberina”, localizzato nella parte più ad est della Toscana, al confine con l’Emilia-Romagna e le Marche, comprende i 17 Comuni aderenti e/o convenzionati alle due Unioni dei Comuni del Casentino e della Valtiberina: una fitta rete di insediamenti, strade, valichi e profili montuosi, territori di passaggio della catena appenninica fin dall’antichità.
Al centro della Strategia d’area è il tema del bosco, insieme ai temi del welfare cooperativo e della conoscenza (co-produzione di servizi socio-sanitari e innovazione dei sistemi educativi): questo perché boschi, foreste e sistemi rurali sono risorse che rappresentano componenti fondanti e primarie dell’identità del territorio. La strategia si sviluppa su due versanti: diritti di cittadinanza, proponendo una riorganizzazione e integrazione dei servizi alla persona, e sviluppo economico, partendo dall’economia del bosco per poi recuperare l’intera filiera del legno, le coltivazioni agricole e di allevamento tradizionali, le attività turistiche.
DIRITTI DI CITTADINANZA
Nell’ambito dei servizi per la salute, punto primario di domanda delle popolazioni locali, le azioni riguardano l’attivazione di una rete infermieristica di comunità, la pediatria di iniziativa, i centri diurni di supporto alla domiciliarità, laboratori per l’aumento della capacità di funzionamento di disabili (giovani e minori) e interventi che stimolino la partecipazione attiva delle persone anziane alla vita di comunità. L’altra dimensione riguarda i servizi per l'educazione, l'istruzione e la formazione, con particolare attenzione allo sviluppo di una ‘filiera pedagogica’ che parte dal sistema 0-6 e integra metodi didattici e spazi non convenzionali di apprendimento. L’obiettivo è fornire ai bambini una rete di servizi per l'infanzia in montagna, con una didattica che si sviluppi essenzialmente all'aperto (asilo e scuola nel bosco), e ai ragazzi servizi scolastici ed extra scolastici (azioni su patrimonio immateriale, orientamento narrativo, opportunità laboratoriali), in un contesto di apprendimento inclusivo, dal momento che il territorio registra un alto tasso di alunni stranieri. Strettamente legata al tema del bosco è la costituzione di un IFTS “Tecnico Superiore per la gestione integrata del territorio agro-forestale” per rafforzare le competenze specialistiche sulla gestione dei boschi, sulla coltivazione delle essenze legnose e sulla filiera del legno e attrarre giovani nell’area.
SVILUPPO ECONOMICO
Per sostenere la crescita dell’economia locale sono state individuate tre linee di intervento:
- sviluppare in modo sostenibile la risorsa bosco e la filiera legno: prerequisito per tale intervento è il recupero e ripristino delle strade di montagna esistenti, da adeguare alle esigenze degli operatori e delle imprese del settore, e la predisposizione di una pianificazione forestale associata; inoltre, si mira a un migliore coinvolgimento delle comunità di stranieri attive nel settore forestale per migliorarne la gestione
- sviluppare la multifunzionalità in agricoltura: per bilanciare l’eccessiva frammentazione produttiva, la Strategia propone la costituzione di un Consorzio che promuova il raccordo e la messa in rete dei diversi produttori; sono inoltre previste esperienze di agricoltura sociale (anche nel campo dell’agroforestazione), nonché di alternanza scuola-lavoro, tirocinio extracurriculare, percorsi di servizio civile volontario
- sviluppare un turismo sostenibile e responsabile: l’azione potenzia i servizi di governance e supporto all'attività turistica e valorizza le strade di montagna – dando il via a una rete di mobilità dolce – per caratterizzare il Casentino-Valtiberina come "terra dei cammini".
Infine, la Strategia d’Area pone specifica attenzione sui trasporti di prossimità attraverso la sperimentazione di nuove tipologie di servizio (noleggio di idonei mezzi di trasporto affidati al privato sociale). Inoltre, sarà ripensata la strutturazione del trasporto scolastico, con l'obiettivo di associare il servizio tra i territori del Casentino e della Valtiberina, così da ottimizzare l'uso dei mezzi sotto un'unica regia e garantire servizi aggiuntivi per favorire la didattica esperienziale.