È stata ottenuta, nonostante le criticità evidenziatesi su diversi programmi, la riconferma di tutte le dieci Autorità di gestione italiane, in piena continuità con il ciclo 2014-2020
ADRION è stato confermato come programma di riferimento per la strategia EUSAIR e per tutti i programmi transfrontalieri dell’area.
Sul Mediterraneo, l’Italia ha profuso il proprio impegno per un rafforzamento della cooperazione nell’area, sostenuto il valore della concentrazione geografica e tematica in tutti i programmi, così come l’opportunità di utilizzare al meglio gli accresciuti spazi di flessibilità tra programmi e strumenti contenuti nelle nuove proposte regolamentari. L’Italia ha, inoltre, proposto e aggregato il consenso sul principio che lega eventuali ampliamenti territoriali alla necessità che i Paesi richiedenti apportino una dotazione finanziaria aggiuntiva.
Nell’area delle Alpi e dell’Europa centrale, l’Italia ha difeso l’orientamento tematico e il ruolo di Spazio Alpino e di Central Europe quali programmi transnazionali di riferimento rispettivamente per la strategia EUSALP e per una visione allargata anche ai collegamenti delle regioni europee che uniscono il Mar Baltico al Mediterraneo, nonché la riconferma di tutti i programmi transfrontalieri incluso Italia-Svizzera, per il quale l’avvio del negoziato è stato soggetto a particolari criticità. È stata, inoltre, mantenuta la continuità territoriale del programma Italia-Slovenia, per il quale la Commissione aveva avanzato ipotesi di ridimensionamento, difendendone così il delicato ruolo di cerniera tra le strategie EUSALP ed EUSAIR.
Il Dipartimento ha istituito e coordina i tre Gruppi geografici per area, che riuniscono le Autorità di gestione italiane dei programmi CTE, e il Gruppo trasversale Interregionale. I lavori dei Gruppi consentono la condivisione dell’avanzamento dei lavori delle rispettive task force, delle problematiche comuni, delle possibili soluzioni e delle buone prassi, elementi di supporto a una programmazione sinergica a livello di bacino, ai fini di un utilizzo più efficace ed efficiente delle risorse e, quindi, di un miglioramento complessivo dell’impatto degli interventi finanziati, anche ai fini del processo di embedding (incorporazione) delle priorità delle strategie macro-regionali e di bacino marittimo nei programmi della coesione.